Si deve a Giuseppe Pitrè, scrittore, letterato e antropologo, vissuto nella seconda metà dell’ottocento e definito il fondatore della scienza folkloristica regionale e nazionale, se le testimonianze della vita e delle arti del popolo siciliano non siano state irrimediabilmente perdute. Già durante la "Esposizione Nazionale di Palermo” (1891 – 1892), in un padiglione volle fortemente presentare la “Mostra Etnografica Siciliana” e dedicò gli ultimi anni della sua vita a raccogliere reperti e testimonianze confluite poi nel museo che da lui prende il nome e con sede a Palermo. L’idea di un museo Siciliano di Arti e tradizioni popolari a Taormina si deve all’antiquario Giovanni Panarello che trasferì a Palazzo Corvaja una straordinaria collezione raccolta in diversi anni, e ad un gruppo di sostenitori dell’iniziativa: Mirella Panarello, Claudio Panarello Bombini, Antonio Cicala, Pippo Manuli e Franz Riccobono.
Locandina del Comune di Taormina che divulgava l'apertura del Museo
Nel ventennale dell’apertura del Museo di Arti e tradizioni Popolari avvenuta proprio il 27 Dicembre del 1997 dopo una lunga gestazione, ci sono voluti circa 10 anni per giungere all’inaugurazione, ed è giusto ricordare che l’obiettivo fu raggiunto grazie alla sinergia delle componenti pubbliche (Comune di Taormina e Sovrintendenza ai BB.CC.AA. di Messina) che dei privati. Grazie all’intervento dell’Amm.ne Comunale, del Sindaco Mario Bolognari e degli Assessori Salvatore Lo Re e Francesca Gullotta, i locali del Palazzo sono stati adeguati all’esposizione. La Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina, in particolare nella persona del Direttore della sezione Beni Etnoantropologici, Sergio Todesco, ha proceduto al vincolo dei beni, mentre gli Architetti Vera Bambara e Nino Principato hanno progettato l’allestimento della struttura espositiva.
Particolare delle sale del Museo nella nuova sede della Ex Chiesa di S. Francesco di Paola
I materiali esposti all’interno delle sale del museo appartengono tipologicamente e cronologicamente a settori diversi della cultura popolare, per cui l’esigenza di stabilire delle categorie di appartenenza degli oggetti ha portato alla definizione della seguenti sezioni: Carretto, Costumi, Opera dei Pupi, Arte dei Pastori, Ceramiche, Sculture devozionali, Ricami, Crocefissi, Ex voto, Placche e Medaglie, Immagini di devozione, Mobili e arredi, Ritratti, Tavolette votive dipinte, Presepi e Bambinelli, Santi in teca, attrezzi da lavoro, strumenti musicali, monili, argenti e oreficeria artigiana.
Particolare delle sale del Museo nella nuova sede della Ex Chiesa di S. Francesco di Paola
La sede che inizialmente accolse le collezioni del Museo fu il Palazzo Corvaja, appartenuto alle antiche Famiglie Termes, Longo e Corvaja, il quale sorge nell’area dell’agorà ellenistica, nel cuore dell’abitato dell’età classica del Borgo di Taormina. Il Palazzo di per sé è da leggersi come una sorta di palinsesto architettonico; l’insieme è il frutto dell’accorpamento di alcune diverse strutture: la cosiddetta Torre Araba, al centro, la Sala del trecento, ad ovest, e il Salone del quattrocento, a est. La struttura nel corso dei secoli è stata alterata da diverse trasformazioni fino al corposo restauro operato dall’Architetto Armando Dillon negli anni ’40 del 1900, ciò nonostante, il palazzo conserva tutt’oggi molte delle testimonianze dell’antico splendore. La Torre Araba, in particolare, secondo la tradizione locale pare sia stata dimora del grande Federico di Svevia durante i suoi soggiorni a Taormina.
Taormina - Palazzo Corvaja e la Chiesa di S. Caterina D'Alessandria
Il grande salone, prospiciente Piazza Badia, sempre secondo le tradizioni locali, era adibito a sede del Parlamento Siciliano nel 1411, quando si dovette decidere la successione alla dinastia Catalana. Dal 03 settembre del 2015 l’intero museo è stato trasferito nella nuova location dell’ex chiesa San Francesco di Paola di fine XIV, dopo un accurato progetto approvato dalla Soprintendenza di Messina, e contribuisce con il suo ambiente, solenne e contemplativo, ad arricchire l’offerta culturale ai tanti turisti ma anche a tanti appassionati dell’arte.
Taormina, la Ex Chiesa di S. Francesco di Paola nuova sede del Museo
Fonte: Franz Riccobono