Nei luoghi dove la terra e il mare si incontrano, si ergono in tutta la loro maestosità le Torri e i Fari, da sempre considerati “le sentinelle della costa”, oppure le “stelle dei naviganti”, strumenti indispensabili come punti di riferimento per la sicurezza della navigazione notturna, ma anche simboli spirituali, capaci di ricondurci a sentimenti diversi, a volte contrastanti; mentre la torre svolgeva il ruolo di “avvisatore” del pericolo proveniente dal mare, il faro ha acquisito un significato più profondo, per chi parte e con dolore si allontana dalla sua luce e per chi ritorna e gioisce alla sua vista; prima silenzioso testimone dell’addio, poi luce e guida del ritorno a casa.
Ed è per questo sentimento di appartenenza che nasce l’Associazione culturale “Il mondo dei fari”, costituita nel 2015 con sede a La Spezia, che raccoglie membri e sostenitori da ogni parte d’Italia, con l’obiettivo comune di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale dei Fari Italiani. E nello specifico, ha organizzato nello scorso fine settimana grazie alla disponibilità della Marina Militare, un tour denominato “Primavera nei fari siciliani” con in programma la visita ai fari di San Raineri, del Forte San Salvatore e di Capo Peloro a Messina, e del faro di Sciara Biscari a Catania, con l’adesione di oltre quaranta soci provenienti dalla Lombardia, dal Trentino, dal Piemonte, dalla Liguria, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dal Lazio, dalla Sardegna e dalla Puglia, accompagnati dal loro Vice- Presidente, il Capitano di Fregata Stefano Gilli Dal Monte, già Comandante del Comando Zona fari dell’Alto Tirreno.
Il gruppo è arrivato a Messina nel pomeriggio di venerdì per una due giorni di attività intensissima, non solo per ammirare questi monumenti del mare, ma anche per conoscere il territorio messinese, di apprezzare l’ospitalità e l’accoglienza delle nostre strutture alberghiere, di gustare le prelibatezze gastronomiche della cucina locale, e dedicare qualche ora allo shopping e ai locali del centro storico. Anche la Città di Messina non è voluta mancare a questo appuntamento e grazie all’organizzazione e al coordinamento dello Staff del portale web Insidemessina.it, un sito che si occupa di cultura, di arte, di storia e della promozione e valorizzazione del territorio di Messina e della sua provincia ha invitato alla partecipazione altri trenta visitatori locali che si sono aggiunti al gruppo “continentale”.
Alla Lanterna di San Raineri, uno dei Fari più antichi d’Europa realizzato nel 1557 su progetto di Giovannangelo Montorsoli, a fare gli onori di casa è stata la Marina Militare, nella persona del Capitano di Fregata Maurizio Romano, Comandante del Comando Zona Fari della Sicilia, insieme al personale Fanalista della Reggenza di San Raineri Luciano Rizzo, Antonio Bonomo e Antonino Carbonaro e al Dottor Franz Riccobono, Presidente dell’Associazione Amici del Museo di Messina, che ha illustrato sapientemente ai visitatori il mito e la storia dello Stretto di Messina, della torre della Lanterna e del Castello del SS. Salvatore.
Successivamente il gruppo è stato accompagnato presso il San Salvatore, e dopo un indirizzo di saluto da parte del Comandante di Marisuplog Messina, il Capitano di Vascello Santo Giacomo Legrottaglie, i visitatori hanno potuto ammirare la fortezza, le sale storiche, in particolare la sala dei miti e correnti dello stretto curata dal Dott. Riccobono, che raccoglie preziose stampe e litografie, e la sala storica dei fari della Sicilia, dove alcuni ex fanalisti facenti parte del gruppo, Renzo Fiorentini e Nicola Sechi hanno provato l’emozione di farsi fotografare seduti alla scrivania nell’angolo dedicato alla figura del “Guardiano del faro” dove sono raccolti documenti, materiali e strumenti di lavoro appartenuti agli antichi guardiani.
A conclusione di questa prima parte della visita l’affaccio dalle terrazze del Forte e il panorama mozzafiato sulla Città e sullo Stretto che si può osservare ai piedi della Stele della Madonna della Lettera. Dopo il pranzo a base di pesce locale in un ristorante sul lungo lago di Ganzirri, il gruppo dei visitatori ha avuto modo di visitare anche il Faro di Capo Peloro, accompagnati dai fanalisti del sito Gaspare Timpanelli e Romolo Bellomia. Capo Peloro, un faro del mito, posto all’imboccatura dello stretto, realizzato nel 1884, ma che ha radici che si perdono nell’antichità, e dove i visitatori dall’alto hanno avuto il piacere unico di perdersi nella visuale immensa del panorama dei due mari, della fortezza cosiddetta “degli Inglesi”, delle spiagge e della vicinissima Calabria.
Nella giornata di domenica, il gruppo dei visitatori, dopo aver visitato il Museo Regionale ed ammirato le sale dedicate alle opere di Caravaggio e Antonello si sono trasferiti a Catania, e come ultima tappa prima del rientro in sede, hanno visitato il Faro di Sciara Biscari presso il porto, raccogliendo la commossa testimonianza del fanalista Reggente Antonino Rizzo che ha raccontato anche ai suoi ex colleghi, i suoi trascorsi di servizio presso il Faro dell’isola del Tino in Liguria.
In conclusione, la visita ai siti dei fari custoditi dalla Marina Militare nel territorio messinese è risultata molto gradita dai visitatori venuti da varie parti d’Italia che hanno manifestato la ferma intenzione di tornare dalle nostre parti, per continuare la conoscenza del nostro territorio.
Infine, un pensiero scritto da Luana Gradi Mulazzo di Massa Carrara, socia dell'Associazione "Il mondo dei Fari", che ha partecipato alla visita:
“Messina accontenta ogni senso… in tutti i sensi… illumina gli occhi con le sue bellezze storiche e i suoi vividi colori; le voci calorose della gente e lo sciabordio del mare incantano; i suoi sapori corposamente accesi e i nettari donati dalla sua terra fertile allietano il palato; la sabbia calda, malgrado il tempo avverso, e il calore delle mani strette in amicizia spontanea ti fanno sentire a casa; il profumo di salmastro, miscelato a quello dei fiori primaverili inebria l’anima di serenità”.
Di certo, non c’e’ da aggiungere altro. Alla prossima!