Il Forte San Salvatore, costituisce uno dei più significativi e strategici complessi militari d’impianto medievale e rappresenta un unicum nel suo genere quanto a struttura organizzata per la difesa dalle invasioni barbaresche ed in particolare per la paventata invasione da parte dei Turchi sconfitti successivamente nel 1571 durante la Battaglia di Lepanto. Progettato dall’Ingegnere Militare Antonio Ferramolino da Bergamo, e coadiuvato dal Matematico Francesco Maurolico, fu costruito sui ruderi delle vecchie strutture medievali della torre Saracena di S. Anna e del Monastero Basiliano del SS. Salvatore de’ Greci in “linguae phari”,. L’ingresso è costituito alla base da due grandi baluardi a freccia o a cuore divisi da un portale a tutto sesto sormontato da uno stemma in marmo raffigurante le insegne Spagnole ed una targa commemorativa, e dal quale si originano le lunghe cortine parallele dotate di troniere e cannoniere in casamatta (capaci di difendere sia l’interno che l’esterno del porto), le quali interrotte a metà da altri due baluardi di minori dimensioni, culminano sulla propaggine estrema della penisola di S. Raineri con il torrione semicilindrico detto forte Campana anch’esso dotato di più ordini di fuoco protetti o in barbetta. Per realizzare il forte del S.S. Salvatore fu necessario abbattere molti edifici sia civili che religiosi, come l’importante Monastero Basiliano del S.S. Salvatore dei Greci, gia’ esistente nel 1121, voluto da Ruggero II D’Altavilla e divenuto sede Archimandritale per la felice posizione geografica in cui era costruito. Le fonti storiche rilevano il grande pregio del complesso Sacro sia per la qualita’ architettonica dell’impianto costruttivo sia per l’apparato decorativo della chiesa demolita nella fase successiva dei lavori, dove furono presenti probabilmente i primi mosaici apparsi in Sicilia e pregevoli decorazioni pittoriche dovute all’abilita’ di maestranze locali. I lavori di realizzazione della fortificazione, rallentati da sopraggiunte difficolta’ economiche per il cospicuo impegno di somme necessarie, vennero ultimati intorno al 1606. Il forte del S.S.Salvatore ha subìto, nel corso dei quattro secoli, innumerevoli trasformazioni ed ampliamenti, per ovviare ai danni dovuti a fenomeni naturali come bradisismi del suolo, e terremoti (1783 e 1908), e cause esterne come le numerose incursioni belliche. Nel 1934 fu innalzata una stele alta 53 MT, sulla quale è posta la statua in bronzo dorato della Madonna benedicente. Quest'ultima, opera dello scultore Tore Calabrò, è la riproduzione ingrandita della statuetta in argento, che orna la Vara della Madonna che si porta solennemente in processione il 3 giugno di ogni anno. Sulla parete esterna del forte, coprendo le vuote feritoie dei cannoni, corre una scritta a grandi lettere "VOS ET IPSAM CIVITATEM BENEDICIMUS".