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Un piatto tipico di Messina non può che essere il pescestocco a ghiotta. Strano ma vero, un prodotto scandinavo che ha trovato radici qui in riva allo stretto nei tempi d’oro del commercio con le navi mercantili. Grazie al connubio dei prodotti locali come i capperi di Salina e le olive in salamoia insieme al resto degli ingredienti è diventato uno dei piatti più amati dei messinesi e non solo.

 

pentola 2.gif

  Ingredienti per 4 persone:

  • 1,2 kg di pescestocco già ammollato
  • 12 patate di media grandezza
  • 1 grossa cipolla
  • 200 gr di olive bianche in salamoia
  • 100 gr di capperi
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Un ciuffo di sedano
  • Olio evo
  • 250 ml di concentrato di pomodoro da diluire in acqua q.b.

   Preparazionealarmclock_alarm_3338.png - Tempi di cottura 50 min. circa

In una casseruola tagliate la cipolla unite i capperi , le olive,l'olio d'oliva e un trito di sedano.Fatto il primo strato andiamo a fare secondo con il pescestocco e per ultimo le patate tagliate in quattro.Unite il pomodoro concetrato, pepate,salate e chiudete la pentola con il coperchio e cuocete a fuoco lento fino a quando le patate saranno cotte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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food mania

Le tracce più antiche di cibo preparato e cucinato per strada risalgono agli albori della nostra civiltà, circa diecimila anni fa. I greci già descrivevano l’usanza egizia, tradizione del porto di Alessandria poi adottata in tutta la Grecia, di friggere il pesce e di venderlo per strada. Dalla Grecia il costume è passato al mondo romano, arricchendosi e trasformandosi in innumerevoli varianti. Si possono ancora osservare, negli scavi di Ercolano e di Pompei, i resti ben conservati di tipici “thermopolia”, gli antenati del moderno “baracchino”. Erano una sorta di cucinotto che si affacciava direttamente sulla strada, adibito alla vendita di cibi cotti di ogni sorta, principalmente minestre di farro, fave o cicerchie. All’epoca le classi urbane meno abbienti vivevano in abitazioni, condomìni a tutti gli effetti, per la maggior parte sprovviste di cucina. Il popolino si nutriva dunque per strada, rifornendosi dal più vicino thermopolium che proponeva vivande corroboranti alla portata di tutte le tasche.In Sicilia precisamente a Palermo, abbiamo la più ricca varietà di cibo da strada con oltre 20 tipi di prodotti tutti rigorosamente fatti in strada.Dalle bancarelle dei mercati rionali come quello di Ballarò alle motoape super attrezzati da mille colori che raggiungono tutti gli angoli della città. Anche a Messina da qualche anno specialmente nel periodo estivo timidamente si intravedono queste meraviglie,proponendo il nostro street food locale e regionale,per citarne qualcuno come le granite con panna e brioches,gli arancini,scagliozze,mozzarelle in carrozza, stigghiole,tajuni ecc. Da provare sicuramente almeno una volta.

 

 

images2.jpgape-streetfood-A.pngimages4.jpgimages3.jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Oggi parliamo di un prodotto tipicamente siciliano che riesce con pochi cambiamenti a condire un piatto di spaghetti da fare invidia all’alta cucina.Il capuliato è un trito di pomodori secchi che può essere accompagnato da aglio, prezzemolo e peperoncino in abbondante olio evo con qualche foglia di basilico, ma il piatto che vi voglio presentare nasce dal connubio di altri semplici ingredienti.

 

pentola 2.gif Ingredienti per 4/5 persone

  • 500 gr. di spaghetti
  • 100 gr. di capuliato di pomodori secchi
  • 150 gr. di tonno sott’olio
  • 30 gr. di capperi
  • 1 spicchio d’aglio
  • Un trito di prezzemolo
  • Pangrattato tostato

 

alarmclock_alarm_3338.png Esecuzione - Tempi di cottura 15 min.

In una padella saltate l’aglio con l’olio, capperi, capuliato e tonno. Appena gli spaghetti sono pronti mantecate il tutto aggiungendo il prezzemolo e il pangrattato.

 

 

 

 

 

 

 

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Il pesce spatola  è un pesce che vive in acque salate e fa parte della famiglia dei Trichiuridi; è anche conosciuto col nome di pesce sciabola.Il suo corpo ha una forma allungata e nastriforme, compressa ai lati; la testa è grossa e con una cresta prominente nella zona della nuca, la coda è piccola e forcuta, ed è la parte terminale di un sottile peduncolo caudale. Il muso è allungato, con due mascelle (quella inferiore più lunga di quella superiore) provviste di una robusta e aguzza dentatura. La pinna dorsale comincia subito dopo la testa, e termina quasi in prossimità della pinna caudale; le pinne pettorali hanno la forma di piccoli trapezi, quelle ventrali sono piccolissime.La pelle del pesce spatola è completamente priva di squame; la colorazione è di un brillante colore bianco argentato, e negli esemplari adulti la parte del dorso è più scura. Il pigmento si stacca facilmente a contatto con le dita.Per quanto riguarda le dimensioni, in genere gli adulti raggiungono una novantina di centimetri; si hanno però notizie di esemplari lunghi anche 200 centimetri, per un peso di oltre 8 kg. A Messina è un pesce che viene usato molto in cucina per le sue qualità, a seguire una ricetta facile e gustosa.

pentola 2.gif  Ingredienti

1 kg. di pesce spatola

200 gr. di pangrattato

3 pomodori maturi

formaggio grattuggiato

prezzemolo q.b.

capperi

aglio

olio extra vergine

sale e pepe nero q.b.

alarmclock_alarm_3338.png  Preparazione - Tempi di cottura 20 min. circa

Condite il pangrattato con il prezzemolo, formaggio grattuggiato,aglio, pepe,sale,capperi,pomodori taglati a pezzi piccoli e olio. Prendete una pirofila da forno, iniziamo a mettere le fette di spatola insieme al condimento suddetto fino a completare i vari strati, inforniamo a 180° per 20 minuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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