A pochi chilometri da Messina, sulle verdi colline che da Nord-Est fanno da corona alla città, sorge ad un'altitudine di circa 400m., l'antico e suggestivo villaggio di Castanea delle Furie, che per le sua posizione panoramica è senza dubbio uno dei luoghi più belli, non solo di Messina, ma dell'intera Sicilia; dalle sue alture è possibile, infatti, dominare con lo sguardo sia il versante ionico che quello tirrenico, con panorami di bucolica bellezza. Questa posizione invidiabile, la sua aria salubre, la bucolica tranquillità e l'ospitalità dei sui abitanti l'hanno reso meta di villeggiatura e soggiorno preferito dalle illustri famiglie dell'aristocrazia messinese, la cui permanenza nel villaggio è testimoniata da numerose ville. Non si hanno notizie certe e documentate circa l'epoca di fondazione del villaggio, ma essa deve essere molto antica, vista anche l'importanza strategica del luogo, attorno a cui ruotava l'intero sistema di comunicazione intorno a Messina, tanto da destare l'interesse dell'ordine militare dei Cavalieri di Malta (e successivamente dei Cavalieri Gerosolimitani) dei quali fu per secoli possedimento.
Castanea delle furie, Piazza del SS. Rosario negli anni '60
Castanea delle Furie fu uno dei più importanti casali di Messina e conserva ancora una complessa struttura urbanistica, arricchita da notevoli edifici e opere d'arte databili dall'alto medioevo all'eclettismo del primo Novecento. Ben ventiquattro Chiese e tre Monasteri sorgevano a Castanea. Il disastro (terremoto del 1908) ha provocato gran distruzione e nuove demolizioni si sono verificate sino al dopo guerra, impoverendo notevolmente il patrimonio monumentale e la complessa immagine del casale, depauperato di importanti punti di riferimento. Da visitare: le Chiese di San Giovanni, Santa Caterina, Il Tonnaro, Santa Rosalia, SS. Rosario.
IL MUSEO DEGLI ANTICHI MESTIERI, "I FERRI DU MISTERI"
Il museo nasce nel lontano 1963 dal promotore geom. Domenico Gerbasi, spinto dalla passione che lo ha portato a custodire centinaia di “reperti” che oggi possono essere fruibili a tutti. In un piccolo locale della piazzetta Umberto I di Castanea si trova la testimonianza di un vivere, di un passato lontano narrato nel concreto da oggetti che sembrano usciti dalla macchina del tempo. Ed è questa la filosofia dì questo piccolo museo che ha intrapreso la complessa opera di recupero di oggetti antichi appartenuti alle botteghe del borgo, e dei vicini casali. Il Museo è suddiviso in sezioni tematiche che esprimono tutta l’atmosfera dei mestieri di una volta: Sellai, tappezzieri, decoratori, fotografi, acquafioristi, falegnami, arrotini, peltrai, orafi, miniaturisti, liutai, tessitori, musicanti e mosaicisti.
Non va trascurato il contributo dei vari amici che hanno collaborato e continuano, donando alcuni reperti che uno alla volta arricchiscono sempre più la diversità, la pluralità degli oggetti contenuti nel museo. Gli antichi mestieri, che rischiano l’estinzione, presentano un elevato grado di professionalità e costituiscono un valore che non vogliamo disperdere. Avvicinare i giovani a quello che possiamo considerare un patrimonio culturale e storico del nostro Paese, vuoi dire anche fornire loro anche una prospettiva di lavoro che possa raggiungere un mercato selezionato e in espansione. Oggetti, che ci riportano indietro nel tempo, arnesi e utensili vari nei quali sono impressi i segni della fatica dei campi, dell’usura e della vita domestica.
Sono reperti che testimoniano frammenti di storia e di cultura. Se è vero che senza memoria non c’è identità e senza identità non c’è futuro il tesoro dell’uomo dei ricordi non può e non deve rimanere il privilegio di pochi, ma diventare opportunità per tutti: sia per quanti giovani locali e turisti, vogliono comprendere a pieno la storia e lo spirito che quegli oggetti contengono e che hanno significato fatica, sudore e rinunce, ma anche giovinezza, speranza e vita. I vecchi utensili di legno, di cuoio, di ferro, da taglio, da cucina un tempo utilizzati dalla mano dell’uomo sono stati sostituiti da macchinari ad alta precisione.
Paradossalmente però, possedere un vecchio oggetto antico è motivo di vanto e, più è strano o raro, più genera soddisfazione per il fortunato possessore. Lo si mette in bella mostra, lo si inserisce nella collezione privata come anello di congiunzione di quella affannosa ricerca nel tempo del “pezzo” mancante. Nascono così, collezionisti di utensili che li custodiscono con sacralità maniacale, e questo è proprio il caso del Museo degli antichi mestieri di Castanea.
Da un punto di vista del turismo, sono tanti i musei che rievocano questi antichi mestieri come il museo “I ferri du misteri” a Castanea che può essere annoverato tra i più ricchi e titolati della Sicilia, il Museo etnografico siciliano G. Pitrè di Palermo, la Casa-Museo A. Uccello di Palazzolo Acreide, il Museo dei luoghi del lavoro contadino di Buscemi, il Museo Regionale delle tradizioni Silvo-pastorali G. Cocchiara di Mistretta, il Museo etnostorico N. Cassata e il Parco Museo Jalari di Barcellona, per citarne qualcuno sito nel territorio siciliano, insieme a tanti altri dislocati per tutta la penisola italiana.
I Ferri du misteri – Museo di Domenico Gerbasi di Castanea delle Furie (ME)
Arte rurale, contadina e marinara dei Peloritani.
Per qualsiasi informazione o prenotazioni potete contattare
il Museo tramite i seguenti recapiti:
www.iferridumisteri.it
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: 3927650307 (Cav. Domenico Gerbasi)
Pagina Facebook: http://goo.gl/DpcKiQ
Immagini e testi:
www.iferridumisteri.it
https://www.siciliainfesta.com/comuni/castanea_delle_furie.htm