Raccontare l’esperienza di un fine settimana trascorsa al borgo di Novara di Sicilia in poche righe èimpossibile! Tante sono state infatti le occasioni di incontri, attesi e anche inaspettati.Iniziamo dall’accoglienza ricevuta alla Tenuta Lacco di Rodì Milici, azienda agrituristica biologica della famiglia Calderone che ci ha ospitato. Qui si produce il “Mamertino” DOC, rosso e bianco. Non vorremmo spendere elogi o complimenti: vi invitiamo soltanto a dare un’occhiata al sito web:http://www.tenutalacco.com/index.htmlDa Rodì Milici, proseguendo sulla SS 185, si raggiunge Novara di Sicilia, borgo più bello d’Italia dal 2004.Situato al confine tra i monti Peloritani e i Nebrodi, sulla sella “Rocca Salvatesta”, il borgo rappresenta uno scrigno di arte, cultura e tradizioni uniche. Le sue chiese, l’Abbazia, i ruderi del castello, il mulino ad acqua ancora funzionante e il gioco del lancio del maiorchino, insuperabile formaggio locale, rappresentano un“unicum”, un museo territoriale, associato alla lingua gallo-italica ancora parlata soprattutto dagli anziani.Tra le stradine e le viuzze ben tenute ti puoi imbattere nella casa di suor Maria Teresa Fontana, “suora dipaese”, vissuta nella seconda metà del 1700, avvolta nel mistero e ancora sprezzante dell’incuria del tempo; oppure in una cantina adibita a sala prove di musica jazz, la cui melodia invade la zona circostante per la delizia degli orecchi dei vicini e degli artigiani; oppure ancora puoi fare quattro chiacchiere amichevoli con i soci volontari della locale proloco.Prima di tornare a casa è d’obbligo una degustazione di prodotti gastronomici:Macelleria Antonella, caseificio “U Murgaellu”Da non perdere assolutamente:la festa dell’Assunta del 15 agosto;il torneo del maiorchino che si svolge nel periodo di carnevale;NovaraJazzFestival, giunto alla XX edizione che si svolgerà dal 1° all’11 giugno 2023.